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PROGETTARE UNO STUDIO DENTISTICO – la zona extraclinica

"Nel progetto di uno studio dentistico è fondamentale la separazione delle zone funzionali"

PRINCIPI GENERALI

In linea generale occorre considerare lo studio odontoiatrico suddiviso in due macro aree ben separate la zona clinica e quella extraclinica . In questo articolo esamineremo le caratteristiche di quest'ultima.

LA ZONA EXTRACLINICA

La zona extraclinica sarà composta dalla sala d’attesa, la reception, i servizi per i pazienti e disabili e lo studio privato. La seconda dovrà rispondere riferimenti normativi specifici e comprendere le sale operatorie, lo spogliatoio ed il bagno privato per il personale, una zona ritocchi, la sala macchine, un piccolo magazzino/ripostiglio, la zona sterilizzazione e se richiesta la sala radiologica e se possibile una piccola break-room. E’ bene che le due zone siano opportunamente distinte in modo che nessun paziente possa introdursi anche accidentalmente nell’area clinica. I percorsi dovranno essere pertanto ben comprensibili e poco articolati. Negli studi di maggiori dimensioni adibiti a poliambulatorio sarà presente anche un ambiente destinato a studio medico. E’ utile prevedere qui una predisposizione per l’istallazione di un ulteriore riunito al fine di non precludersi la possibilità di utilizzare in futuro tale ambiente per un uso odontoiatrico.

La sala d’attesa e la reception

La Zona Extraclinica sarà composta dalla sala d’attesa, la reception, i servizi per i pazienti e disabili e lo studio privato. La sala d’attesa riveste importanza strategica in quanto comunica immediatamente al paziente l’immagine della struttura. Questa zona dovrà essere ampia, facilmente connessa o a diretto contatto con la zona reception, ben illuminata e non dotata di troppe sedute. Occorre tenere ben presente che questo è un luogo molto importante per la divulgazione e la comunicazione di informazioni al paziente che dovranno essere posizionate in luoghi corretti e strategici. E’ molto gradito in questo locale un piccolo angolo di intrattenimento per i bimbi. La reception deve trovarsi nelle immediate vicinanze dell’ingresso e direttamente connessa con lo studio privato in modo da facilitare la comunicazione con la segreteria.

Lo studio privato

Lo studio privato è necessario per garantire la privacy quando si affrontano tematiche relative alle terapie dei pazienti o economiche riguardanti i pagamenti delle prestazioni. Tale ambiente deve possedere le caratteristiche di vano utile e pertanto non essere inferiore a 9 metriquadri. Negli studi di piccole dimensioni esso può avere anche l’utile funzione di break-room, cioè di un ambiente polifunzionale che possa permettere di fare piccole pause di relax durante la giornata lavorativa.

Il bagno disabili

Il bagno disabili deve rispondere alla normativa vigente in relazione al (D.P.R.) n. 384/78 e 236/89 il cui campo di azione nonché le indicazioni tecniche di riferimento sono contenute nella circolare ministeriale L.L. P.P. n. 1669 preposti alla regolamentazione dei requisiti ritenuti indispensabili per la sicurezza dei servizi igienici riservati ai Disabili. Occorre fare attenzione alla larghezza della porta di accesso che non deve essere inferiore ad 80cm ed alla libera rotazione della carrozzina all’interno del bagno con un raggio minimo di 150cm. Il bagno disabili, oltre ai sanitari opportunamente dedicati, deve essere dotato di antibagno e non deve possibilmente essere posizionato a diretto contatto con la sala d’aspetto. Meglio se accessibile dalla zona ingresso o disimpegno. In questo modo si potrà risparmiare spazio evitando di realizzare l’antibagno.