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ln via: Corso Sempione 14, 20154 Milano

PROGETTARE UNO STUDIO DENTISTICO – la zona clinica (parte I)

"La zona operativa è il cuore dello studio dentistico e il suo corretto funzionamento genera il successo dell'intervento sul paziente"

GLI STUDI OPERATIVI

Lo studio operativo deve essere progettato considerando le abitudini lavorative dl medico in relazione alla posizione del riunito e quella dei piani di lavoro presenti nell’ambiente. La posizione della poltrona però deve anche garantire una buona facilità di accesso del paziente.

Caratteristiche spaziali

Ogni studio operativo deve avere una superficie adeguata non inferiore a 9 mq e dotato di pavimento liscio e lavabile. Anche le pareti devono soddisfare tale caratteristica per una altezza non inferiore a due metri ed essere dotato di lavello con rubinetto ad azionamento non manuale. Deve essere garantita la privacy degli utenti e, quindi, se necessario, deve essere presente una apposita area separata per spogliarsi.

Radiografo

Il radiografo endorale sarà posizionato tenendo conto della propria estensione ed assieme all’esperto qualificato si valuterà su quali pareti occorrerà agire al fine di ottenere una adeguata radioprotezione. E’ possibile rivestire le pareti individuate con pannelli in cartongesso dotati di lastra di piombo. La protezione in questo caso risulta del tutto invisibile e priva di controindicazioni. Anche in questo ambiente la porta non dovrà avere una dimensione inferiore ad 80cm al fine di permettere l’agevole accesso ai disabili.

Normativa

Per quanto riguarda le attività odontoiatriche monospacialistiche, il Decreto Direzione Generale Sanità n. 8100 ne definisce le linee guida inerenti i requisiti minimi strutturali e tecnologici, nonché le caratteristiche e i compiti del responsabile Sanitario. Tale Decreto stabilisce una dimensione dello studio operativo non inferiore a 7,5 metriquadri per riunito. Questo importante requisito (SASA 01/d), abbinato alla definizione di vano utile imposto dal regolamento d’igiene che ne stabilisce una dimensione minima pari a 9 mq, ci permette di posizionare ad esempio due riuniti in un ambiente di 15 metriquadri, purché dotato di idonei accorgimenti atti a garantire la privacy dei pazienti. L’esempio sopra riportato influisce pertanto nella progettazione negli studi monospecialistici di piccole dimensioni o in quelli più grandi dove l’ottimizzazione estrema degli spazi diventa la chiave di successo del progetto.